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Dispositivi medici monouso: la Regione Lombardia ritiri quella procedura discriminatoria

Dispositivi medici monouso: la Regione Lombardia ritiri quella procedura discriminatoria

Su superando.it si legge che la Regione Lombardia ha indetto una procedura riguardante un accordo quadro sulla fornitura di dispositivi medici monouso per assistenza protesica (cateterismo), ritenuta discriminatoria dalle organizzazioni FINCOPP, FAIP e ASBI, che ne chiedono il ritiro, pena il procedere con un’azione giudiziaria

«Riteniamo che questa procedura sia discriminatoria per tutti i pazienti che necessitano del cateterismo a intermittenza per lo svuotamento della propria vescica neurogena»: lo hanno scritto, in un messaggio sottoscritto dai rispettivi presidenti Francesco Diomede, Gabriella Galliani, Vincenzo Falabella e Cristina Dieci, le organizzazioni FINCOPP Nazionale (Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico), FINCOPP Lombardia, FAIP (Federazione delle Associazioni Italiane di Persone con Lesione al Midollo Spinale) e ASBI (Associazione Spina Bifida Italia), rivolgendosi direttamente a Letizia Moratti, assessora al Welfare della Regione Lombardia, a Emanuele Monti, presidente della Commissione Sanità della stessa Regione Lombardia e a Lorenzo Gubian, direttore della Società ARIA, che in tale Regione è l’Azienda per l’Innovazione e gli Acquisti).

«In estrema sintesi – sottolineano le associazioni all’insegna del motto “Nulla su di Noi senza di Noi” – nel relativo bando di gara non è previsto l’inserimento di tutti i tipi di cateteri presenti nel mercato italiano ed europeo, così ledendo, di fatto, il diritto del paziente alla libera scelta del presidio necessario e appropriato alle sue esigenze. Il tutto creando anche una grave disparità tra cittadini, con la previsione di “vecchi” e “nuovi” aventi diritto, ricordando anche parlarsi di bambini con spina bifida. A confermare quanto da noi detto è stato anche il mondo Scientifico, vale a dire la SIUD (Società Italiana di Urodinamica) e la FIC (Fondazione Italiana Continenza), rimanendo tuttavia finora inascoltato)».